Research Projects

Progetto Kairòs: la promozione della salute sociale nel territorio della Provincia di Padova

Tipologia finanziamento Istituzionale

Ambito disciplinare Psicologia Applicata

Ente Finanziatore REGIONE - Altre Regioni o Province

Data avvio: 28 September 2011

Abstract:

Il Progetto Kairòs, è un progetto di Promozione della Salute promosso dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Padova con il supporto scientifico del Dipartimento di Psicologia Applicata dell'Università degli Studi di Padova. Il progetto nasce ad ottobre dell’anno 2011 (sottoscrizione del Protocollo d’Intesa il 28 settembre del 2011) e si è chiuso nella sua prima fase il 31-12-2012, con il rinnovo del Protocollo d’Intesa fino a giugno dell’anno 2013. I Comuni coinvolti nel progetto sono: Cittadella, Grantorto, San Giorgio in Bosco, San Giorgio delle Pertiche,  Piazzola sul Brenta, Villanova di Camposampiero, Mestrino, Rubano, Saccolongo, Cadoneghe, Arzergrande, Lozzo Atestino, Due Carrare, Masi, Barbona, Vescovana, Anguillara Veneta, Boara Pisani, Pozzonovo, Ponso, Agna, Stanghella, Este, Montagnana, Merlara, Bagnoli, Pontelongo; per un totale di circa 200 mila abitanti. I Comuni sono organizzati in quattro Cabine di Regia Territoriali a seconda dell'ULSS di appartenenza (ULSS 15, ULSS 16, ULSS 17).

L'obiettivo generale del progetto Kairòs era di promuovere la salute della comunità presente sul territorio della Provincia di Padova. Il progetto Kairòs ha visto il coinvolgimento di:

- 1834 Cittadini

- 419 Ruoli Istituzionali (ruoli politici, tecnici, del privato, della scuola, della parrocchia)

-167 Associazioni (di cui il 45% sono Associazioni di volontariato, 40% Associazioni di promozione sociale ed il 15% Associazioni sportive)

Il primo passo compiuto dal progetto Kairòs è stato quello di effettuare una valutazione dello stato di Salute del territorio, grazie ad un protocollo di indagine somministrato a circa 1800 abitanti ed elaborato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Psicologia Applicata dell'Università di Padova. La valutazione viene sintetizzata in uno strumento, chiamato “Il Termometro della Salute” che misura: 1) La dialogicità: come le interazioni tra i cittadini e le istituzioni concorrono a promuovere la COESIONE SOCIALE. 2) Il valore della risorsa: quanto il cittadino ritiene di poter svolgere un RUOLO ATTIVO rispetto agli aspetti critici che emergono nella sua comunità.

Grazie ad una squadra di Operatori Professionisti dell’Università degli Studi di Padova ed il coinvolgimento di volontari del territorio, coordinati per l'Università di Padova dal Prof. Gian Piero Turchi, i risultati ottenuti in 20 mesi di Progetto stanno mettendo in luce come i cittadini della Provincia di Padova si ritengano “più in salute” rispetto alla diagnosi effettuata all'inizio del progetto. Il Progetto kairòs ha, infatti, preso in carico gli aspetti critici che emergevano sui diversi Comuni partecipanti e grazie al lavoro sinergico con le Istituzioni, le Associazioni e i cittadini si sono individuate delle modalità per superare le difficoltà a partire dalle risorse già disponibili sul territorio. Così, in alcuni condomìni dove ogni mese si avevano riunioni “ad alta tensione” e dove si chiamavano le forze dell'ordine anche per questioni banali, ora i condòmini lavorano assieme per la gestione della vita quotidiana del condominio, dai turni per la cura del giardino alle soluzioni per le insolvenze degli inquilini; si sono resi efficienti servizi di pasto caldo a domicilio e di accompagnamento in Comuni, dove emergeva uno stato di solitudine dei cittadini anziani si sono messe in rete le Associazioni che in alcuni territori operavano in singolo e con obiettivi tra loro diversi, mentre ora lavorano in rete e in sinergia con i ruoli istituzionali a fronte di obiettivi comuni e condivisi; oppure in alcuni Comuni, dove si lamentava che i cittadini non parlavano tra loro e non c’era partecipazione alla vita della Comunità, ora, grazie al lavoro svolto, i cittadini organizzano delle feste di paese con gare di carte, scacchi e torte e delle occasioni d’incontro intergenerazionale. Inoltre, in altri Comuni, in cui l’aspetto critico emerso era la conoscenza dei Servizi dell’ULSS, si sono organizzati degli incontri volti alla promozione e alla conoscenza dei Servizi che il territorio mette a disposizione dei cittadini.

Tutti questi cambiamenti sono stati possibili grazie al lavoro degli operatori e degli stessi cittadini che si sono riconosciuti e riscoperti come parte attiva della Comunità, passando dal lamentare una mancanza di risorse e a delegare alle istituzione la risoluzione dei problemi, a costruire insieme agli altri delle proposte per superare quello che prima sembrava irrisolvibile.